La Rete verde e del commercio


È facile dire che vogliamo una città che si muova in modo più sano e sostenibile, in cui gli spostamenti a piedi, in bici e in micro-mobilità elettrica liberino le strade dal traffico di auto e riducano l’emissione di inquinanti. Per farlo, però, c’è bisogno di garantire sicurezza e comodità a chi utilizza i percorsi pedonali e ciclabili. Per questo vogliamo unire tutti i quartieri di Legnano con una Rete Verde.

La Rete Verde sarà un sistema organizzato di parchi urbani, giardini, itinerari alberati, corridoi ecologici, legati tra loro e con i luoghi di pubblico interesse, sostenuti da una accessibilità formata da percorsi pedonali e ciclabili resi indipendenti – per quanto possibile – dai percorsi motorizzati.

Sarà una rete lungo la quale rendere la mobilità semplice come l’ABCD: Anziani, Bambini, Ciclisti e Disabili potranno finalmente muoversi davvero in tutta la città.

Ma sarà anche una rete del commercio perché lungo questi percorsi concentreremo investimenti per migliorare la qualità degli spazi e arredi urbani e sosterremo i commercianti a rendere vive e sicure le aree della Rete, con la possibilità di occupare spazi all’aperto, organizzare eventi e iniziative ludiche e di animazione, culturali, sportive, sociali. Faciliteremo l’arte di strada e studieremo un sistema di incentivi a coloro che si prenderanno cura di porzioni della Rete con la pulizia e la piccola manutenzione.

La Rete Verde e del Commercio sarà un progetto caratterizzato da un approccio integrato e partecipativo, da realizzare con i quartieri di Legnano, per la rivitalizzazione di luoghi oggi irrisolti mediante l’apertura di piccole piazze, spazi di sosta, punti di ritrovo.

Il Piano del Verde, insieme al Piano dei Servizi, potenzierà i servizi alla cittadinanza e riequilibrerà le funzioni urbane. La sua realizzazione riqualificherà le periferie e – insieme al Piano della Mobilità e dei Parcheggi – potrà migliorare le relazioni funzionali e le condizioni di accesso alla città, privilegiando e riqualificando la rete ciclabile e il trasporto pubblico.

Focus: “pillole” di Rete Verde in città

In attesa di una definizione puntuale e completa della Rete Verde e del commercio cittadina, abbiamo individuato alcuni nodi la cui risoluzione è fortemente connessa alla realizzazione del progetto.

Da ovest verso est, iniziamo la rassegna da via Liguria, dove la discussione sul collegamento con la bretella del nuovo ospedale – oggi chiuso al traffico privato – tiene banco da tempo. Intendiamo valutare l’apertura della strada nell’ambito di un piano sulla viabilità del quartiere da progettare insieme alla popolazione di San Paolo, tale da evitare che arterie come via Sardegna diventino strade di forte attraversamento. L’occasione per questa revisione complessiva sarà data dall’implementazione della Rete Verde e del commercio.

Il viale Sabotino è oggetto di una pianificazione – approvata nel 2014 – che individua i lotti e i rispettivi interventi di utilità pubbliche che i privati interessati a operazioni edilizie sull’asse viario devono onorare. Nell’ottica di una generale rinnovata attenzione all’elemento paesaggistico e al verde, intendiamo integrare il piano – oggi centrato su opere per l’organizzazione del traffico, i percorsi ciclabili e pedonali – con la previsione di interventi utili a rendere il viale un “raggio verde”, una sorta di parco lineare. Questa nuova veste potrebbe trasformare il Sabotino da un netto separatore a una cerniera capace di collegare e unire le due zone ai suoi lati. Ci impegneremo inoltre per avviare a soluzione – entro i cinque anni di mandato – le criticità dei tratti più a sud e più a nord dell’asse.

All’Olmina, un discorso simile si attaglia alla via Filzi. Qui, peraltro, è già presente una delle piste ciclabili cittadine di prima realizzazione, che necessita di rivisitazioni per migliorarne la sicurezza – oggi la visibilità reciproca tra auto e ciclisti è scarsa – e la fruibilità – le continue interruzioni in corrispondenza degli incroci dissuadono dal suo utilizzo.

Nella stessa zona sarà molto importante riprendere le fila dell’intervento – avviato nel 2016 e poi interrotto – di recupero della parte di Parco Bosco Ronchi attestata all’Olmina. Esso prevede la riqualificazione dell’ampia area verde, oggi di fatto chiusa alla cittadinanza, e l’attraversamento ciclopedonale della via Melzi. Questo collegamento protetto e rapido con il quartiere Canazza costituirebbe un grande passo avanti nella realizzazione concreta del corridoio naturalistico che dal Parco Ronchi si estende al Parco ex ILA, recentemente valorizzato e aperto al pubblico.