Vicinato sociale: un nuovo approccio nelle relazioni


Il quartiere è la dimensione adeguata per attuare le politiche di prossimità e intercettare l’emergere di nuovi fenomeni sociali o l’acuirsi di marginalità. Nel modello di vicinato sociale i cittadini si prendono cura dei propri prossimi, non solo per la sicurezza ma anche per “tenere d’occhio” chi è più fragile e bisognoso di supporto. Tra i numerosi progetti che l’amministrazione può sostenere per favorire il quartiere come luogo di socialità, gratuità, inclusione, sostegno reciproco, ricordiamo alcuni esempi.

Il custode sociale è un operatore sociale con funzione di presidio nei contesti di edilizia popolare, una sentinella che favorisce – in particolare per i nuclei familiari con fragilità – l’accesso ai servizi di prossimità. Le social street permettonoattraverso social network e/o bacheche fisicamente poste nel rione – uno scambio di conoscenze e una maggiore aggregazione nel quartiere. Entrambe le iniziative saranno connesse al progetto di “cura del vicinato” (vedi § 3.5).

Dalla banca del tempo al baratto: con quest’iniziativa, l’oggetto di scambio è il tempo che gli aderenti richiedono e offrono. Si maturano crediti – anche mediante attività di interesse collettivo: doposcuola, aiuto per la spesa, accompagnamento – e debiti da onorare tra i soggetti coinvolti.

La peer education (istruzione tra pari) prevede che la formazione non sia appannaggio di soli docenti ed esperti, ma coinvolga persone dello stesso status degli utenti, per uno sviluppo di legami e una responsabilizzazione. Con i Gruppi AMA (Auto Mutuo Aiuto) si favorisce il sostegno reciproco tra persone con problemi simili – lutti, disagi psichici, ludopatie – come stimolo alla rinascita. È il caso dell’esperienza attiva allo Spazio Incontro Canazza, che dovrà essere moltiplicata e diffusa in particolare nei centri civici e –laddove possibile – in collaborazione con associazioni e parrocchie.

Dovremo poi coordinare le risorse a favore del contrasto alle povertà, anche temporanee. Proporremo accordi con commercianti, grande distribuzione e farmacie per la raccolta dell’invenduto – che abbatte la tassa rifiuti per i commercianti stessi – da sostenere con un regolamento comunale. Sossterremo inoltre i CPIA (istruzione per adulti), strumenti fondamentali per l’apprendimento della lingua italiana e la riuscita dei processi di integrazione e sviluppo in una città sempre più interculturale.